Hai intenzione di concludere il tuo percorso di studi con una tesi di laurea in procedura penale? Sei nel posto giusto per trovare alcuni consigli utili!
Scrivere la tesi di laurea può essere un’esperienza estremamente formativa e gratificante, ma può anche risultare difficile poiché è il primo momento del corso di studi in cui viene richiesto allo studente di trovare un’idea, svilupparla facendo ricerche, e, infine, esporla in un elaborato.
Come si fa una tesi di laurea: la scelta della materia
Il primo passo per iniziare a lavorare alla propria tesi è la scelta della materia e del relatore.
È fondamentale scegliere una materia che suscita interesse, poiché si passerà molto tempo ad approfondirla.
Una volta operata la scelta della materia, il consiglio è quello di ripassarne gli istituti fondamentali. Potrebbe, infatti, essere trascorso del tempo tra l’esame e il momento di richiesta della tesi: per poter approfondire l’argomento selezionato si dovrà essere in grado di inserirlo compiutamente all’interno del programma.
Ad esempio, se si sceglie di sviluppare una tesi sulle intercettazioni, non basterà conoscere ogni particolarità dell’istituto ma sarà necessario conoscere anche gli altri mezzi di ricerca della prova e, in generale, tutto il programma di procedura penale.
Sarà quindi necessario utilizzare uno strumento per la ripetizione veloce dell’intero programma d’esame.
La tesi, pur essendo un elaborato personale, viene poi redatta con la guida del proprio relatore, che indirizza e coordina l’attività redazionale.
È fondamentale, quindi, trovare un relatore con il quale instaurare un proficuo scambio di idee e con il quale avere sempre un rapporto attivo.
È sempre bene, una volta scelta la materia e il relatore, recarsi da quest’ultimo per la richiesta con qualche idea sull’argomento della tesi, cioè con qualche progetto, seppure in fase embrionale. Non è detto che i progetti presentati siano accettati o che non subiscano modifiche, ma serviranno comunque a individuare l’ambito di maggiore interesse per il laureando.
Per scegliere l’argomento occorre tenere presente che questo, da un lato, deve consentire di articolare un discorso, ma, dall’altro, non deve essere troppo ampio: al contrario è un bene che l’argomento selezionato presenti dei requisiti di specificità e sia circoscritto.
Infine, deve essere possibile reperire fonti attendibili (dottrina, giurisprudenza) per analizzarne ogni aspetto.
Come si fa una tesi di laurea: l’organizzazione del lavoro
Dopo aver scelto la materia e l’argomento, occorrerà creare un indice provvisorio.
Non deve spaventare l’idea di abbozzare un indice prima di aver approfondito l’argomento della tesi poiché questo potrà sempre essere soggetto a modifiche successive, ma servirà a indirizzare le ricerche e ad avere obiettivi da raggiungere.
Sulla base dell’indice provvisorio, che funge da canovaccio per la tesi, inizierà l’opera di ricerca delle fonti. A questo punto, potrebbe essere istintivo, dopo la lettura solo di qualche fonte, iniziare sin da subito a scrivere la tesi. Questo è un errore molto comune, tuttavia l’opera di scrittura deve iniziare solo dopo aver raccolto e analizzato un discreto numero di fonti, cercando di seguire l’indice provvisorio in modo tale da approfondire l’argomento e portare in modo lineare e logico alle conclusioni. Non seguire il programma può far andare fuori tema sulla scia del materiale trovato.
Come si fa una tesi di laurea: il confronto con il relatore
Per concludere la tesi e il percorso di studi in tempi più brevi consigliamo di non aspettare di finire il lavoro (o gran parte di esso) prima di avere un confronto con il relatore. Al contrario, è fondamentale sottoporre alla sua attenzione anche un capitolo o addirittura solo qualche paragrafo per avere la conferma di star lavorando nel modo giusto o per ottenere indicazioni per migliorare l’elaborato.
Alla fine, la tesi sarà composta dal frontespizio, l’indice, un abstract, l’introduzione, i capitoli che sviluppano l’argomento, le conclusioni del laureando, la bibliografia e la sempre più rilevante sitografia.
La tesi di laurea in procedura penale
È ora possibile concentrarsi sull’oggetto di questo articolo, ossia la tesi di laurea in procedura penale.
Il diritto processuale penale si presta molto bene come materia per la stesura dell’elaborato che conclude il percorso di studi. Il taglio estremamente pratico e gli spunti quasi infiniti che offre sono infatti capaci di aiutare a sviluppare un progetto teorico accompagnato però da un forte riscontro pratico. Pur essendo complessa, la materia consentirà di selezionare con facilità un macro-argomento oggetto di studio e di calarsi, successivamente, nell’analisi sfruttando casi pratici e analizzando la giurisprudenza.
Se non hai un’idea precisa di quale sia l’argomento che vuoi scegliere, dai uno sguardo alle ultime riforme e alla giurisprudenza più recente: in questo modo troverai sicuramente argomenti che suscitano interesse e potrai iniziare a raccogliere fonti.
Ricorda che una tesi pratica come quella in procedura penale richiede sempre l’utilizzo di un codice aggiornato, magari con un breve commento articolo per articolo in modo da creare collegamenti con altri argomenti del programma.
Tra gli argomenti che possono facilmente prestarsi ad una tesi in procedura penale citiamo il giudizio abbreviato, le intercettazioni, il ruolo della polizia giudiziaria nelle indagini, la formazione della prova al di fuori del dibattimento, il ruolo delle indagini difensive all’interno del procedimento, i riti alternativi e tanti altri.
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