Cerchi una spiegazione semplice e completa dell’interesse legittimo nel diritto amministrativo? Vuoi conoscere gli elementi che lo compongono e le loro caratteristiche? Sei nel posto giusto!
Le situazioni giuridiche soggettive
Per comprendere il significato dell’espressione situazione giuridica soggettiva bisogna partire dalla nozione di rapporto giuridico.
Il rapporto giuridico è la relazione tra due o più soggetti regolata da norme giuridiche.
In relazione alle parti del rapporto si distingue tra un soggetto passivo e un soggetto attivo, a seconda che, rispetto all’oggetto del rapporto, essi si trovino in una situazione di svantaggio o di vantaggio: al primo la norma giuridica impone un comportamento a lui sfavorevole mentre al secondo è attribuita, in corrispondenza, una situazione a lui favorevole.
Tali posizioni prendono il nome di situazioni giuridiche soggettive.
Le più rilevanti situazioni giuridiche soggettive attive o di vantaggio sono rappresentate dal diritto soggettivo e dall’interesse legittimo, mentre sono situazioni giuridiche soggettive passive o di svantaggio, ad esempio, l’obbligazione, il dovere e l’onere.
Che cos’è l’interesse legittimo?
L’interesse legittimo e una posizione di vantaggio riservata ad un soggetto in relazione ad un bene della vita oggetto di un provvedimento amministrativo e consistente nell’attribuzione, a tale soggetto, di poteri idonei ad influire – anche attraverso la partecipazione al procedimento amministrativo – sul corretto esercizio del potere, in modo da rendere possibile la realizzazione dell’interesse al bene.
Ciò che caratterizza l’interesse legittimo è, dunque, la sua attinenza all’esercizio del potere amministrativo: l’interesse legittimo, cioè, viene in rilievo quando la P.A. abbia esercitato o negato di esercitare, nei confronti del soggetto, il suo potere.
Gli interessi legittimi sono stati ulteriormente distinti in: interessi sostanziali e interessi procedimentali:
— la nozione di interesse sostanziale considera il momento in cui l’interesse del privato (ad ottenere o a conservare un bene della vita) viene a confronto con il potere della P.A. di soddisfare l’interesse o di sacrificarlo;
— l’interesse procedimentale, invece, è l’interesse del privato che emerge nel corso di un procedimento amministrativo. Tali interessi possono essere fatti valere in giudizio al fine di eliminare quegli atti e quei comportamenti preclusivi della prosecuzione del procedimento.
Interesse legittimo e diritto soggettivo
Diritti soggettivi e interessi legittimi sono le principali situazioni giuridiche soggettive del diritto amministrativo.
I diritti soggettivi permettono al privato di agire, in maniera piena e immediata, per il soddisfacimento di un proprio interesse; gli interessi legittimi, invece, presuppongono il previo esercizio dell’azione amministrativa, rispetto alla quale o si vogliono difendere o, in alternativa, intendono sollecitare e incentivare.
Ad esempio: ho il diritto (soggettivo) ad essere pagato per il mio lavoro, a non essere licenziato per un motivo discriminatorio, ad ottenere il risarcimento del danno ingiusto subito, il diritto di godere delle mie cose, a poter accedere ai servizi della pubblica amministrazione a parità di condizioni con gli altri cittadini.
L’interesse legittimo è molto diverso e sorge quando ci si relaziona con la pubblica amministrazione: chi partecipa ad un concorso pubblico non può avere il diritto soggettivo ad essere assunto, ma ha un interesse legittimo a che le relative operazioni si svolgano in maniera trasparente ed imparziale, così che vinca il più meritevole; in sostanza, che la P.A., nel raggiungimento del pubblico interesse, agisca nel rispetto della legge.
Rilevanza della distinzione tra diritto soggettivo e interesse legittimo
La distinzione tra diritti soggettivi e interessi legittimi e importante ai fini del riparto di giurisdizione tra giudice ordinario e giudice amministrativo.
Quando sorge una controversia che coinvolge la pubblica amministrazione, per individuare il giudice competente al quale rivolgersi bisogna, come prima cosa, verificare se la P.A nel caso concreto abbia effettivamente esercitato un potere alla stessa effettivamente attribuito. Infatti, tutte le volte che si lamenta il cattivo uso del potere dell’amministrazione, si fa valere un interesse legittimo e la giurisdizione e del G.A., mentre si è in presenza di un diritto soggettivo e la giurisdizione è del G.O. quando si contesta la stessa esistenza del potere.
In tal modo può dirsi esistente il seguente collegamento: carenza di potere-diritto soggettivo, cattivo uso del potere-interesse legittimo.
Hai bisogno di altre spiegazioni semplici e quiz di diritto amministrativo? Qui puoi trovare gli elementi di diritto amministrativo, il compendio di diritto amministrativo e gli schemi e schede. Inoltre, sul nostro canale Youtube troverai una serie di consigli su come superare l’esame di diritto amministrativo.