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Come studiare diritto amministrativo

Studiare diritto amministrativo

Se cerchi una guida su come studiare Diritto Amministrativo, questo articolo fa al caso tuo: cercheremo di darti qualche piccola “dritta” e qualche consiglio furbo per affrontare al meglio il tuo studio.

Prima regola: non ti demoralizzare! Sappiamo che il programma è vasto, le cose da ricordare sono tante, ma bisogna partire da un concetto fondamentale. Bisogna capire che il diritto amministrativo non è qualcosa di astratto o lontano dalla realtà, anzi, tale materia ha dei risvolti pratici notevoli: a tutti capita di interagire, in diversa maniera, con gli uffici pubblici (chiedendo un certificato, avviando una pratica, pagando una multa, richiedendo un’esenzione, partecipando ad un concorso pubblico etc.).

Cosa tenere sempre a mente quando studi il Diritto Amministrativo

Occorre, allora, focalizzare tre peculiarità di base della materia:

  1. non vi è un unico testo legislativo di riferimento, che racchiuda tutte le norme in maniera unitaria, a differenza, ad esempio, di quanto accade per il diritto costituzionale, che trova la sua massima espressione nella Costituzione, oppure per il diritto civile, per il quale vi è appunto il codice civile. Ogni aspetto della struttura e dell’attività amministrativa è, infatti, disciplinato da svariate fonti regolatrici; come vedremo, per ciascun settore vi è uno o più provvedimenti specifici (ad esempio: la Legge sul procedimento amministrativo; il Codice dei contratti pubblici; il Codice del processo amministrativo etc.);
  2. il termine «amministrare», indica, in genere, la gestione di «qualcosa» per la realizzazione di un interesse. Quando tale attività è svolta da un soggetto privato, questi decide liberamente come agire, ovviamente nei limiti di ciò che è considerato lecito dall’ordinamento giuridico: tale attività è pertanto regolata dal diritto privato.

Quando, invece, l’attività è svolta da un soggetto pubblico, quest’ultimo non agisce per la realizzazione di un interesse proprio, bensì sempre nell’ottica di un interesse dell’intera collettività (cd. interesse pubblico): si pensi, ad esempio, alla tutela della salute, al governo del territorio e all’ambiente, all’istruzione, alla erogazione dei servizi pubblici (gas, acqua, elettricità) ecc. Tali esigenze vengono prima individuate dagli organi di governo che stabiliscono l’indirizzo politico del Paese, e poi attribuite per la concreta gestione dal legislatore alla P.A., in quanto l’interesse diventa pubblico quando viene «inglobato» in una norma giuridica;

  1. gli interessi pubblici da curare e a cui dare priorità, a loro volta, cambiano nel tempo, e questo spiega la terza e ultima caratteristica del diritto amministrativo, una materia in continua evoluzione, che si adatta al mutare dei tempi e delle esigenze e che, per tale motivo, è destinata, per sua natura, a continue “riforme”.

 

Questi profili sono la chiave di volta per capire sia l’organizzazione che l’azione delle pubbliche amministrazioni, perché queste ultime, dovendo curare la diversità e molteplicità delle esigenze della collettività, devono essere appositamente strutturate per agire sempre nel rispetto di alcuni principi fondamentali – quali imparzialità, trasparenza, efficacia – funzionali a rapporti con cittadini ed imprese basati su fiducia e collaborazione reciproche. 

Il ruolo della dottrina e della giurisprudenza

Nello studio del diritto amministrativo, poi, spesso ti avvicinerai alla dottrina e alla giurisprudenza. Ciò accade perché tale materia, nella gran parte dei casi, è costituita da norme sparpagliate in diversi testi di legge e non sempre è agevole ricostruire un istituto: questo spiega perché i massimi studiosi della materia (dottrina) e le sentenze dei giudici amministrativi (giurisprudenza amministrativa) sono intervenuti al fine di creare un quadro maggiormente chiaro e sistematico e superare le lacune ove esistenti. Ecco perché nella trattazione spesso troverai nomi di autori e studiosi e riferimenti a pronunce giurisdizionali.

Il consiglio furbo

Inizia dall’indice: scorri gli argomenti, cerca di farti un’idea di quello che il programma richiede. Essenzialmente troverai la spiegazione di come è organizzata la P.A. (enti pubblici, enti territoriali, organi e uffici ecc.) e come agisce (quindi procedimento amministrativo, istituti della semplificazione e della partecipazione, contratti pubblici ecc.) nonchè dei correlati profili di responsabilità (responsabilità della P.A. e giustizia amministrativa).

Per le caratteristiche e le difficoltà che l’esame presenta, è indispensabile utilizzare materiale aggiornato, in grado di far risaltare gli argomenti più importanti, anche tramite l’utilizzo di appositi segni grafici che ti aiuteranno a capire cosa approfondire.

Focalizzati poi sulle domande più richieste all’esame. Anche se non è certo che ti verranno fatte proprio le domande che hai trovato, alla fine dello studio ti troverai comunque ad aver ripetuto gran parte del programma.

Sono utili soprattutto i libri con schemi e sintesi, che aiutano la memoria visiva e la ripetizione degli istituti, sempre accompagnati dalla lettura dei testi normativi aggiornati, per consultare gli articoli cui la trattazione rimanda.

Hai bisogno di altre spiegazioni semplici e quiz di diritto amministrativo? Qui puoi trovare l’ipercompendio  e gli schemi e schede di amministrativo, inoltre se vuoi sul nostro canale Youtube troverai una serie di consigli su come superare l’esame di diritto amministrativo.