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Il principio di legalità nel diritto amministrativo

L’imputabilità penale

Stai studiando per un esame o un concorso? Ti sei imbattuto nel principio di legalità nel diritto amministrativo e cerchi una guida chiara ed esplicativa dell’argomento? Sei nel posto giusto!

Il principio di legalità nel diritto amministrativo: cos’è

Il principio di legalità è uno dei più importanti principi di diritto presenti nel nostro ordinamento ed è uno degli argomenti più gettonati quando si affronta l’esame di diritto amministrativo.

Perché è tanto importante?

Tale principio consente di capire sia come è organizzata la pubblica amministrazione che il modo in cui essa agisce ed è per questo che è necessario conoscerne il significato.

Allora eccovi alcune considerazioni su questo principio che potrete utilizzare in sede di esame.

Significato del principio di legalità

In generale, diciamo che il principio di legalità attiene alla <<supremazia>> della legge rispetto ai poteri pubblici presenti nell’ordinamento: anche la pubblica amministrazione, che esercita il potere esecutivo, è sottoposta alla legge.

La prima cosa da sapere è che il principio di legalità ha più significati. Vediamo quali.

Innanzitutto, tale principio comporta che gli atti dei pubblici poteri non possono contenere disposizioni in contrasto con la legge (cd. supremazia della legge).

Importante è poi la distinzione tra legalità in senso formale e legalità in senso sostanziale: legalità in senso formale significa che gli atti dei pubblici poteri devono essere autorizzati dalla legge; legalità in senso sostanziale, invece, significa che gli atti dei pubblici poteri devono essere disciplinati compiutamente dalla legge.

Si può dire che con riferimento alla pubblica amministrazione il principio di legalità comporta che questa può esercitare solo i poteri che le vengono attribuiti espressamente dalla legge e cioè che l’azione amministrativa deve trovare il proprio fondamento nella legge.

Principio di legalità e riserva di legge

Si tratta di due principi diversi, anche se spesso sono confusi.

Mentre il principio di legalità comporta che la pubblica amministrazione può agire solo se “autorizzata” da una norma di legge, si ha riserva di legge quando una norma costituzionale attribuisce alla legge la disciplina di una determinata materia, escludendo che il Governo adotti regolamenti (fonte secondaria).

Il principio della riserva di legge quindi riguarda l’individuazione della fonte normativa che deve disciplinare una determinata materia.

Si distinguono riserve assolute, che escludono completamente la possibilità di regolare certe materie con fonti di grado secondario, riservando tale disciplina alla legge o ad atti aventi forza di legge, e riserve relative, in base alle quali l’intervento della legge è previsto solo per definire le caratteristiche fondamentali della disciplina, lasciando spazio alle fonti secondarie di intervenire per definirla compiutamente.

ll principio di legalità e la Costituzione

Nella Costituzione il principio di legalità non è espresso in modo preciso e chiaro ma è richiamato implicitamente in numerose norme. Quello che ci interessa è il modo in cui tale principio opera nei confronti della pubblica amministrazione.

Partiamo dall’art. 97 della Costituzione. Tale norma afferma che i pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che siano assicurati il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione.

Si tratta di una riserva relativa di legge che è riguarda sia l’organizzazione che l’azione della P.A.

Anche altre norme della Costituzione fanno riferimento al principio di legalità con riferimento alla pubblica amministrazione.

Ad esempio, gli articoli 24 e 113 che prevedono il sindacato giurisdizionale contro gli atti della pubblica amministrazione, quando il destinatario dell’atto voglia lamentare davanti al giudice la violazione della norma di legge attributiva del potere, o l’art. 42 che, con riferimento al potere espropriativo della P.A., stabilisce che la proprietà privata può essere espropriata (quindi sottratta al titolare) per motivi di interesse generale nei casi previsti dalla legge e salvo indennizzo.

Il principio di legalità e l’azione amministrativa 

Quanto stabilito nella Costituzione trova attuazione, in particolare, nella L. 241/1990, legge generale sul procedimento amministrativo, che è una delle leggi più importanti del diritto amministrativo perché disciplina lo svolgimento dell’azione amministrativa e individua i suoi principi.

In particolare, l’art. 1 stabilisce che l’attività amministrativa persegue i fini determinati dalla legge.

Questo significa che l’azione della pubblica amministrazione deve sempre essere finalizzata a raggiungere i fini stabiliti dal legislatore, che sono comuni a tutta la collettività dei cittadini e perciò sono detti pubblici.

Un’applicazione di tale principio è data dai caratteri della tipicità e nominatività dei provvedimenti amministrativi (che sono il modo più importante in cui si manifesta l’azione amministrativa), per i quali a nessuna autorità amministrativa è consentito di porre in essere provvedimenti amministrativi che non siano previsti dalla legge.

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